Lupin III serie 2 DVD 02 - Lupo-a.it

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Lupin III serie 2 DVD 02

Serie 2 > da 01 a 10

Serie II file 02

Dal settimo al dodicesimo episodio, la seconda serie televisiva di Lupin III ribadisce la propensione agli scenari internazionali. Ogni puntata è ambientata in uno Stato differente, spaziando tra i continenti: dall'Asia all'Europa, fino alle Americhe. Vanno quindi sottolineate l'estrema duttilità del personaggio, che sembra trovarsi a proprio agio in ogni città del mondo, ma anche alle grandi capacità di sceneggiatori e animatori, capaci di documentarsi su paesaggi e architetture molto differenti tra loro e su background culturali e curiosità varie, abilmente inserite di puntata in puntata. Così, in Egitto Lupin avrà a che fare con la maledizione di un Faraone, mentre a Venezia disquisirà romanticamente con Margot sul celebre Casanova. Ma la precisione per i dettagli si spinge ancora oltre, arrivando a toccare anche delicati temi politici.
L'episodio
“La maledizione di Tutankhamon” l'ispettore Zenigata si trova in un aeroporto israeliano e, avendo necessità di recarsi in Egitto, cerca un volo per il Paese arabo. La richiesta scatena però le ire degli addetti alla reception, dato che in quel periodo (anni Settanta) Israele si è scontrato proprio con l'Egitto. L'episodio denota un'attenzione all'attualità che è prerogativa non solo di questa serie televisiva, ma di tutti gli anime di Lupin. Basti pensare alla scrupolosità con cui viene utilizzata la tecnologia nei vari episodi. Lupin III, infatti, è sempre all'avanguardia nell'uso di ogni marchingegno che possa aiutarlo nel fare proprio il tesoro di turno. Tornando agli episodi, nel settimo Lupin, dopo aver rubato il prezioso copricapo di Tutankhamon, verrà posseduto dallo spirito del faraone.
In
“L'OrientExpress”, l'ottavo episodio, obiettivo del simpatico ladro è un coriaceo boss mafioso che trasporta il proprio tesoro a bordo del treno Venezia-Parigi.
Un pizzico di Giappone giunge finalmente con
“La collezione Ukiyoe”, dato che al centro della vicenda vi sono delle antiche stampe provenienti dal Paese dei samurai. E questa volta Lupin ruba a fin di bene, per esaudire l'ultimo desiderio di un discendente di una famiglia di ladri pittori.
“Il furto della scheda M123”vede Lupin alle prese con una pericolosa cintura esplosiva, che gli è stata applicata da un pregiudicato che intende costringerlo a compiere un furto a Scotland Yard a proprio beneficio.
Ritornano le auto da corsa ne
“Il Gran Premio di Montecarlo”, in cui Lupin intende dimostrare a tutti, compreso il grande Niki Lauda, di essere un campione di Formula Uno. Ma la presenza del noto cainò di Montecerlo cambierà i suoi piani….
Infine, ne
“Il regalo per il presidente”, Lupin si reca a Bordeaux, in Francia, per sottrarre una bottiglia di vino rosso appartenuta a Napoleone e che il governo francese vorrebbe donare al presidente degli Stati Uniti. Insomma, non sempre i tesori consistono in semplice denaro o gioielli, ma possono assumere le forme più svariate, così come molteplici sono i motivi che spingono Lupin a interessarsene. Dopotutto stiamo parlando del ladro più abile e più simpatico del mondo!

Il regista

Kyosuke Mikuriya: appartiene al gruppo di registi della seconda serie televisiva di Lupin III che avrà ancora a che fare con storie di guardie e ladri, coadiuvando Mayao Miyazaki nella direzione di Meitantei Holmes (1984, in Italia Il fiuto di Sherlock Holmes), serie che ripropone le gesta di uno Sherlock Holems in versione canina, circondato da altri animali antropomorfi. Regista non molto noto, lavora spesso in team con altri autori a lunghi anime televisivi, tra cui vanno citati anche Georgie (1983), tratto dall'omonimo manga del filone “orfanelle”, e Uchu Densetsu Ulysses XXXI (1981, in Italia Ulisse 31), serie fantascientifica nata da una collaborazione franco-nipponica. A inizio anni Novanta, Mikuriya firma anche alcuni epidosi della serie fantasy Soryuden, ispirata da famosi romanza cinesi.

 

Colpi di genio

I migliori furti di Lupin III

Lupin III ha una passione per le auto da corsa, non stupisce quindi vedreo alla guida di una di esse nell'episodio undicesimo della seconda serie televisiva, dal titolo “Il Gran Premio di Montecarlo”. Con quel potente bolide intende vincere la gara di Formula Uno, ma purtroppo lo perde giocando a carte con il malavitoso Socrates Nexus. Quest'ultimo gli consente tuttavia di corrrere, poiché intende puntare su di lui una grossa somma di denaro, certo che tutti gli altri scommettitori sceglieranno piloti più affermati e famosi. Lupin ha quindi modo di mettere in atto uno dei suoi rocamboleschi furti. Mentre partecipa alla gara, i suoi compari sono incaricati di mettere le mani sul denaro delle scommesse. Il piano è semplice ma funzionale. Jigen, Goemon e Margot, a bordo di un'autocisterna, precedono il furgone blindato portavalori. Lungo il tragitto cospargono a terra parecchio petrolio. Non appena il furgone con i soldi vi passa sopra, danno fuoco al liquido infiammabile, costringendo la scorta ad abbandonarlo. A quel punto Goemon taglia con la sua spada il portellone e la banda preleva i sacchi di banconote. Tutto fila liscio, ma il gruppo non ha previsto la reazione di Socrates. I confini di Montecarlo vengono strettamente sorvegliati dai suoi uomini, quindi per i soci di Lupin è impossibile fuggire. È a questo punto che Lupin, in contatto radio con i suoi complici, ha un colpo di genio. Durante la corsa si ferma ai box per il cambio dei pneumatici, all'interno dei quali ha fatto nascondere le banconote. Col bottino nelle ruote riprende quindi la gara, ma alla prima occasione esce di strada finendo in mare. Entra nuovamente in gioco Goemon che, mentre il bolide affonda, taglia le gomme recuperando il malloppo. Ancora una volta Lupin ha dimostrato che saper programmare un piano è importante, ma che tuttavia degli imprevisti possono minarlo alle fondamenta. È quindi altrettanto importante saper improvvisare, per trovare una soluzione inaspettata a un problema inatteso. Peccato che il simpatico ladro non sia altrettanto logico e geniale quando si tratta di conservare i soldi del bottino, perdendoli tutti al casinò locale…

Il Gran Premio di Monaco

Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 si corre sul circuito cittadino di Montecarlo nel Principato di Monaco. La prima gara è stata disputata il 14 aprile 1929, mentre la prima edizione valida per il Campionato Mondiale è datata 21 maggio 1950. la lunghezza del tracciato è di 3,34 km e i piloti lo devono percorrere per 78 volte (per un totale di 260,52 km). Si tratta del tracciato più breve del mondiale, ma con i tempi di percorrenza più lunghi a causa della tortuosità. Viene considerato uno dei pià difficili tracciati di Formula Uno, dai sorpassi molto pericolosi. Per questi motivi le auto in gara devono essere dotate di un motore che garantisca una buona potenza in accelerazione, e che sappia rallentare tempestivamente la vettura. Per le medesime ragioni anche il cambio deve essere estremamente affidabile, dato che nel corso della gara viene sollecitato almeno quattromila volte.

 

Parola di Lupin

“Sento di non poter perdere oggi!”

“Adesso è il momento di agire.”

“Sarò io a vincere!”

“E io che credevo di essere fortunato…”

Il mondo di Lupin

Nel non episodio della seconda serie televisiva, dal titolo “La collezione Ukiyoe”, Lupin III deve rubare un'antica stampa. Un proposito che rivela interessanti dettagli su un filone dell'arte dell'antico Giappone che, per certi versi, è strettamente connesso ai manga. Le stampe Ukiyo-e, infatti, sono considerate le antesignane dei manga. Con questo termine, che letteralmente significa “immagini del mondo fluttuante” o, meno poeticamente, “pittura della vita che passa”, si definisce una tecnica xilografica nata nel XVII secolo e basata sulla riproduzione di un'immagine su apposite tavolette di legno di ciliegio. Queste ultime vengono incise dall'artista in modo da lasciare in rilievo solo le zone che compongono l'immagine finale, per realizzare la quale sono necessarie tante tavole quanti sono i colori da impiegarsi nella stampa. Katsushika Hokusai (1760-1849) fu uno dei principali artisti giapponesi specializzati nella realizzazione di Ukiyo-e. la sua creazione artistica è immensa e sono migliaia le opere che produsse nel corso della sua lunga vita, rappresentando qualunque soggetto: figure umane, paesaggi, animali, immagini religiose e mitiche, disegni tecnici di architettura, scene erotiche o di teatro e ritratti di cortigiane e attori del tempo. A Hokusai si deve per certi versi anche l'invenzione dei manga, o almeno l'invenzione del loro nome. Il termine manga è stato infatti da lui inventato congiungendo due ideogrammi cinesi (man = buffa, ga = immagine), per definire i propri disegni in bianco e nero, anche se è stato il mangana Rakuten Kitazawa, agli inizi del Novecento, ad applicare il termine ai fumetti. A noi non resta che continuare a godere sia della bellezza degli Ukiyo-e sia di quella dei manga e degli anime da loro ispirati.

 

Un problema di consonanti

Nel sesto episodio della seconda serie televisiva, dal titolo “La fabbrica del terremoto”, Lupin III si reca in Itaria. Proprio così “Itaria”, non “Italia”. I giapponesi, infatti, hanno difficoltà a distinguere la pronuncia delle lettere “r” e “l”, e spesso danno vita a dei pasticci fonetici.

Bellezza profumata

Il profumo preferito da Margot è Chanel n. 5. il celebre cosmetico femminile è stato realizzato dallo stilista Coco Chanel con la collaborazione del chimico Beaux, che per ottenerlo ha miscelato ben 80 essenze naturali e sintetiche.

 
 

Le “coscienze” di Lupin

Jigen e Goemon rappresentano le due “coscienze” di Lupin. Il primo è dotato di un grande senso pratico e richiama la parte occidentale del carattere di Lupin. Il secondo è la personificazione dell'onore, evidente manifestazione degli aspetti orientali della serie. Entrambi, tuttavia sono d'accordo su un punto: guardano con sospetto Margot e invitano Lupin a starle lontano.

Il personaggio

Don Martino è un boss mafioso siciliano, dalla corporatura robusta e dai capelli neri, oltre che dal naso voluminoso. Come si addice al suo ruolo, predilige un abbigliamento elegante anche se leggermente vistoso, composto da un completo con camicia rosa e papillon nero. Amante del lusso, è responsabile di gran parte dei furti di quadri e gioielli preziosi che avvengono in Italia. È inoltre proprietario di un famoso cavallo che ha vinto il Kentucky Derby. Potente e privo di scrupoli, Don Martino ha quale punto debole l'eccessivo attaccamento ai suoi tesori, che lo porterà verso un triste destino. Lo scontro tra lui e Lupin sarà breve ma senza esclusione di colpi, sfociando in una cruenta sparatoria.

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